In quest’aforisma il poeta Rainer Maria Rilke invita a non essere impazienti di trovare le risposte che cerchiamo con tanta frenesia ed esorta a fermarsi ad amare ogni domanda che viene dal cuore. Questo perché il valore di una domanda che proviene dal nostro mondo interiore risiede nel fatto che nella domanda stessa è già contenuta la risposta e questa si dischiude, al momento opportuno, in noi come se fosse una scoperta, come se fosse un tesoro prezioso custodito all’interno di una stanza chiusa la cui chiave la possediamo solo noi, con i nostri sentimenti e la nostra volontà, come se fosse un libro la cui lingua conosciamo e decifriamo…
LA MENDICANTE, RILKE E LA ROSA
«La mendicante, Rilke e la rosa», è un mio piccolo personale omaggio¹ dedicato al poeta Rilke², all’amore che nutriva per le rose, un fiore che lo incantava e affascinava nel suo rappresentare la perfezione e la vita, nonché alla sua profonda sensibilità, il cui occhio non lo lasciava indifferente di fronte alle vicende umane. «Al termine delle lezioni universitarie di filosofia, Rainer aveva preso l’abitudine di andare a studiare da solo in biblioteca. Lo trovava un ambiente tranquillo, adatto per la concentrazione che il suo studio richiedeva e molto accogliente. Dopo aver terminato il suo lavoro, si tratteneva fino all’orario di chiusura, per dedicarsi alle sue composizioni poetiche, alla ricerca…