Si può stimare che le stelle, mandandosi la luce l’una all’altra, si manifestano i loro secreti, poiché la luce infarsi d’ogni passione per la schiettezza vedemo, perché non han contrarietà di qualità, ma più e meno viva luce, e che esse sappino cose infinite di qua giù, poiché i raggi per tutto stendono, e vedono infacendosi i raggi e odono communicandosi il moto. Questo brano di Tommaso Campanella, filosofo rinascimentale vissuto tra il Cinquecento e il Seicento, è contenuto nel quarto capitolo del suo Del senso delle cose e della magia. Riportato in un italiano più scorrevole, il brano ci dice che «Si può pensare che le stelle, attraverso la…
Vivere ogni cosa, di Rainer Maria Rilke
In quest’aforisma il poeta Rainer Maria Rilke invita a non essere impazienti di trovare le risposte che cerchiamo con tanta frenesia ed esorta a fermarsi ad amare ogni domanda che viene dal cuore. Questo perché il valore di una domanda che proviene dal nostro mondo interiore risiede nel fatto che nella domanda stessa è già contenuta la risposta e questa si dischiude, al momento opportuno, in noi come se fosse una scoperta, come se fosse un tesoro prezioso custodito all’interno di una stanza chiusa la cui chiave la possediamo solo noi, con i nostri sentimenti e la nostra volontà, come se fosse un libro la cui lingua conosciamo e decifriamo…
Cuore, mio cuore, di Archiloco
Cuore, mio cuore, sconvolto da inesorabili dolori,riprendi forza, difenditi da chi ti è ostile, stando appostato vicino al suo nascondiglio e lottando con lui a viso aperto, con tenacia: non compiacerti e non manifestare il tuo vanto davanti agli altri se vincie se perdi non abbatterti, non gettarti sul letto a piangere,ma gioisci quando va bene e di fronte ai guai arrabbiati,ma non troppo: impara a riconoscere quale ritmo governa la vita degli uomini. Questi versi sono uno dei frammenti che ci sono rimasti delle opere di Archiloco, poeta greco del VII a.C., figlio – probabilmente – di un nobile (dedotto dal fatto che fu incaricato di condurre una Colonia)…
La storia della felce e del bambù: un racconto sulla resilienza
Stavo lavorando da tempo al mio progetto, ma ancora non vedevo il traguardo. A un certo punto, ho perso le speranze e, quando la situazione diventò troppo confusa, avevo perfino creduto d’aver perduto il senso di tutto ciò che stavo facendo, tanto che ero in procinto di gettare la spugna, di mollare tutto, di rinunciare a ogni mio sogno.È stato in quel momento che ho deciso di andare nel bosco a far visita a un anziano saggio di cui avevo sentito parlare. «Puoi darmi una buona ragione per non sentirmi sconfitta?»«Guardati intorno», rispose, «vedi le felci e i bambù?»«Sì» ho risposto.«Quando ho seminato le spore di felce e i semi…
La resilienza
La resilienza è un concetto che appartiene al mondo della scienza. In fisica e nell’ingegneria indica la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In biologia e nell’ecologia è la capacità della materia vivente di ripararsi da sé e di una comunità o di un sistema di ritornare, dopo un evento o un fattore pertubatore, allo stato iniziale. In informatica, è la capacità di un sistema di resistere all’usura e di adattarsi alle condizioni d’uso. Il termine resilienza è stato poi mutuato dalla psicologia, secondo la quale è la capacità di resistere e reagire alle difficoltà, alle avversità, ai problemi, agli eventi negativi e superare i traumi…