La scrittura salva
La scrittura salva sia chi scrive che i lettori. Li sottrae ai pericoli, alla sofferenza, alla morte, alla noia, al vuoto di una vita inutile, inaridita, senza fantasia e desideri.
Scrivere è rinascere, è svelare il mistero di sé stessi a sé stessi! La scrittura ti mette alla prova, ti sfinisce per esser certa che l’amerai quanto merita e quanto desidera, che avrai l’acume e la prontezza di ascoltare quello che ti dice e imparare quello che devi – e non è un devi impositivo, è un devi libero, perché òa scrittura t’insegna ciò che serve a te ed è fatto per te e per nessun altro – ed è allora che avverti una sensazione di felicità unica, preludio a una vera, autentica, originale conoscenza di te e della tua luminosa sorgente interiore.
Scrivere è possibilità di riscatto, perché, a volte, l’unica via d’uscita, di fuga dal dolore, dalla sofferenza, dalla disperazione, dall’incomprensione sono le parole. E quel riscatto è sostenuto dalla voglia di rinascere, di demolire un tunnel buio infinito.
Scrivere salva anche il lettore: se non scrivessi… non potrebbe leggere le mie opere (a proposito… ti parlerò presto di quali ho in cantiere!), entrare in un nuovo mondo e uscirne con una visione della vita magari non totalmente differente rispetto a prima ma di sicuro migliorata, matura, consapevole, e con un sentimento e uno sguardo più pieni.