La storia della felce e del bambù: un racconto sulla resilienza

Stavo lavorando da tempo al mio progetto, ma ancora non vedevo il traguardo. A un certo punto, ho perso le speranze e, quando la situazione diventò troppo confusa, avevo perfino creduto d’aver perduto il senso di tutto ciò che stavo facendo, tanto che ero in procinto di gettare la spugna, di mollare tutto, di rinunciare a ogni mio sogno.
È stato in quel momento che ho deciso di andare nel bosco a far visita a un anziano saggio di cui avevo sentito parlare.

Foglie di felce
Le felci

«Puoi darmi una buona ragione per non sentirmi sconfitta?»
«Guardati intorno», rispose, «vedi le felci e i bambù?»
«Sì» ho risposto.
«Quando ho seminato le spore di felce e i semi di bambù, mi sono preso cura di loro. Ho dato loro acqua e tutto ciò di cui avevano bisogno, a partire dal miglior nutrimento e dalla terra più soffice. La felce è spuntata dopo un paio di settimane ed è cresciuta con rapidità. Il suo verde brillante, in breve, ha ricoperto il terreno. I semi di bambù hanno germogliato dopo un mese e la loro piantina rimaneva sempre bassa. Ho pensato che volevo vedere il risultato, non volevo rinunciare al bambù, anche se era così lento nella crescita. E così non l’ho fatto: non vi ho rinunciato e ho continuato a coltivarlo.
Il secondo anno, la felce crebbe tantissimo. Era di un verde ancora più luminoso e vivace e il suo fogliame era splendido e abbondante. Il bambù era minuto, fragile, non cresceva ma non mi sono arreso e ho proseguito nel coltivarlo.
Il terzo anno, i germogli di bambù erano ancora esili e delicati. Qualcuno passando di qua mi disse di tagliare tutto, che non serviva a nulla ciò che stavo facendo. È vero, le piante di bambù sembravano non voler crescere come volevo, mentre la felce era già bellissima. Ma non volevo abbandonarle né mollare, non ne avevo alcuna intenzione.
Il quarto anno, il bambù cominciò a crescere. Era ancora piccolo e, rispetto alla felce, sembrava una pianta di nessun conto.
Il quinto anno, il bambù crebbe a vista d’occhio superando i 20 metri di altezza. Aveva passato quattro anni a fortificare le sue radici per sostenersi. Le radici erano scese in profondità e non solo gli avevano dato ciò di cui aveva bisogno per sopravvivere ma lo avevano reso robusto e pronto a diventare una splendida armonia verde.»
Il saggio fece una pausa, per dare a me il tempo di riflettere e a sé di riprendere fiato. Poi mi guardò per qualche istante, con una profonda, luminosa, interminabile intensità.
«Durante tutto il tempo che hai passato a coltivare i tuoi sogni, a lottare per essi, stavi fortificando le tue radici. Hai affrontato sfide e superato ostacoli. Questo ti ha irrobustito e ha reso solida la tua visione.
Il bambù ha una funzione diversa dalla felce, tuttavia, entrambi sono necessari alla bellezza e alla vita di questa foresta, che, grazie a loro, oggi è un posto bellissimo. Ho impegnato tutte le mie forze e la mia saggezza nel prendermene cura. Ho trattato entrambe come se fossero il più prezioso dei tesori. Volevo che tutte e due crescessero qui, per le ragioni che ti ho detto. Il bambù ha tardato cinque anni perché durante tutto questo tempo la pianta ha lavorato per mettere radici. Sapeva che avrebbe dovuto crescere molto e, per questo, sapeva di non poterlo fare fino a quando non avesse avuto una base solida a sufficienza.
Non rimpiangere mai alcun giorno della tua vita. I bei giorni ti porteranno felicità e soddisfazione. Le brutte giornate ti porteranno esperienze e ti insegneranno a reagire a quelle che ti capiteranno in futuro. La felicità ci rende dolci. I tentativi ci mantengono forti. Entrambi sono essenziali per la vita. Le cadute ci mantengono umili. Il successo ci fa splendere e ci regala la sintonia con la ragione per cui siamo al mondo. Il fatto che ora tu non veda i frutti del suo lavoro non significa che hai perso la strada o stai perdendo tempo. Stai diventando più forte. Grazie alle tue radici, forti e solide, potrai essere te stesso e far crescere i tuoi progetti e vivere i tuoi sogni»

Non arrenderti, mai, in nessun caso e per nessuna ragione. Il tuo sogno ti porterà a destinazione. Non abbatterti sul quanto è grande il problema che hai o che ti è capitato, ricordati che tu sei infinitamente più grande di esso e vali molto di più. Se non ottieni quello che vuoi, non perdere la speranza, stai irrobustendo le tue radici.
La cosa più importante, in un momento difficile, è quella di non cercare di vedere i risultati a tutti i costi. Al contrario, è fondamentale lavorare e avere cura dei passi di ogni giorno.

La resilienza è la capacità di affrontare le avversità della vita, trasformando il dolore, lo sconforto, la tristezza e la fatica in una forza che ha origine dentro di noi e che ci permette di superare gli ostacoli, vincere le paure e le incertezze. Una persona resiliente costruisce la propria gioia, la propria felicità e il suo futuro.

Piante di bamboo
La scalata della resilienza

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