FERIE D’AGOSTO

Oggi il mio è un post breve e leggero, estivo, poche righe per comunicarvi che quest’anno il blog va un po’ in ferie.

sea-1337565_960_720.jpgPer qualche settimana, dunque, a partire da oggi, prendo la mia pausa estiva. Mi godrò un po’ di sole, un po’ di pace e tranquillità, dedicandomi alla lettura (il primo nuovo post sarà una poesia, il secondo una recensione) e ad altre attività.

Torno a settembre più abbronzata (spero, ma ci vuol poco visto il mio pallore) e con nuovi post per la mia piccola e amata stanza virtuale.

Vi saluto con una poesia dedicata all’eclissi (a proposito si dirà eclissi o eclisse? Se volete saperlo, date un occhio qui, nel post dell’altro mio blog) lunare di questa sera. L’ho scritta pensando a com’era ierisera e immaginando cosa significa, oggi, la sua eclissi.

Di una luminosità rara ti sei circondata,
stasera brilli di una luce intensa,
pura e finissima.
Nemmeno le nuvole questa sera ti oscurano,
non trovano il coraggio
di passarti davanti né ti si avvicinano.
Domani è il giorno dell’eclissi.
Un’antica leggenda narra che avviene
quando tu e il sole vi ritrovate e riabbracciate,
sussurrandovi parole e pensieri
che solo voi sapete.

 moon-3059324_960_720.jpgIo credo che accada perché, Luna,
non ti stanchi mai di noi
e di ricordarci che
senza l’amore che scorre,
l’amore che genera fiumi di poesia,
di desideri, tuffi del cuore, attese,
non avrebbe senso esistere.

©Federica per Storie in punta di righe

11 Comments
  1. Giuseppe Sabino

    Gli astri dell’universo adesso incontreranno le stelle anche quelle più lontane, una però era fuggita via per piovere sulla terra e nell’emanare il suo grido di emozioni qualcuno le sussurro’ che le avrebbe raccolte lui; una per una, emozione su emozione…ingordamente pensando che prima o poi quella stellina sarebbe tornata nel suo firmamento!

    • Federica

      «Una stella era fuggita via per piovere sulla Terra»: una stella si è staccata dal gruppo delle altre, ha voluto vedere se mai ci fosse, sulla Terra, qualcuno che la facesse atterrare su un terreno morbido e preziosissimo e che si accorgesse del suo brillare… Lui l’ha raccolta dal primo istante, era il suo desiderio espresso altre stelle… e, sì, l’aveva chiesto anche alla Luna. Pensava che sarebbe tornata tra le altre stelle, scomparendo per sempre, ma lei aveva seguito lui, anzi, l’aveva anche inseguito perché, volesse lui o no, il suo firmamento era lui… <3 <3 <3

  2. Giuseppe Sabino

    Il finale è fantastico, lei prende lui per mano…lui che non aveva luce e lei, innamorata, emano’ la sua per irradiarne nella sua anima!

    • Federica

      Lei prende per mano lui, che già l’aveva presa prima che lei si accorgesse (e, in fondo, volesse), e non la lascia. Lo attira a sé perché lei che stava circondata della sua luminosità è scesa come una sposa portandola con sé. E lui ha accolto la sua luce come un dono immenso, il più prezioso. Nulla conta più. È il finale di una fiaba fatta di realtà.

  3. Giuseppe Sabino

    Ritornarono ad essere libro e rosa…insieme!

    • Federica

      Sì.
      Il libro tornò a parlare di cavalieri, farfalle, tramonti e paesaggi, città sconosciute, avventure. Di notti passate a guardare la Luna… di attese e di speranze. La rosa a raccontare di stelle, di sé, di ombre e di luce. Petalo dopo petalo s’apriva nel suo splendore, svelando pagine del suo mistero. Le lasciava sfogliare a lui e intanto gli faceva dono ogni giorno dei suoi segreti più nascosti, di tutti i suoi pensieri e del suo amore.
      Tutto era cominciato quando il libro aveva schiuso le sue pagine. Timido, le aveva aperte solo per lei, perché la voleva per sé. Lei allora aveva iniziato la sua danza. Aveva pensato: «È lui». Protesa verso l’esterno, sembrava voler uscire dal libro, volare altrove ma con lo sguardo gli chiedeva: «Sto andando… Mi trattieni? Non mi lasci andare, vero?». E lui l’aveva afferrata… E la teneva stretta, ancor più stretta l’aveva tenuta, quando s’era chiuso all’improvviso… perché la paura gli aveva fatto scegliere di non voler soffrire.
      Ma entrambi ormai non potevano più fare a meno l’uno dell’altra. Ciascuno aveva le chiavi della vita, del cuore, dell’amore dell’altro. E così il libro si riaprì, solo per lei, e lei ritrovò le sue pagine avvolgenti come non mai, piene di calore, morbide e sicure come le aveva sempre sapute.
      E quel finale – che era rimasto sospeso in attesa, quasi immateriale come l’aria, – fu scritto di getto. Perché sapevano da subito con certezza totale che c’era un unico finale possibile, che se fosse cominciata non sarebbe mai finita.
      E la rosa e il libro ritornarono ad essere libro e rosa… insieme!

  4. Giuseppe Sabino

    Bellissimo, tornarono libro e rosa insieme…..ciò ci fa pensare che insieme scrissero la loro storia per sempre.Per sempre condivisero il corso della vita rendendo tutto quello che in precedenza avevano vissuto in maniera negativa in..favola d’amore e di vita!

    • Federica

      Questi sono i finali che mi piacciono… danno un senso alla storia di ognuno di noi. 🙂 😉 Sempre, sempre in equilibrio tra il sogno e la realtà.
      Sì, hanno saputo cambiare tutto quel che c’era da cambiare dell’altro, con delicatezza e premura, rispettandone i confini, senza invaderne il territorio, chiedendosi scusa quand’era il caso, e andando avanti su tutto il resto.
      Avevano, in definitiva, trovato la loro formula nuziale!

    • Federica

      E vedi che quando dicono le favole non esistono non è vero? Se ci lavori continuamente e a volte anche duramente la favola esiste, eccome!!

  5. Giuseppe Sabino

    Io sono fantasia, la favola mi immagino fosse nuvola….la vorrei prendere ma…lei mi esce dalle mani come fosse fumo! Io sono fantasia, ma la fiaba è un sogno irraggiungibile!!!

    • Federica

      La fiaba continua a sfuggirti di mano… e non sai come afferarla…

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