LEGGERE PERCHÉ: PENSIERI E DIVAGAZIONI DEL VENERDÌ
Leggere è importante. Ci sono tanti motivi per cui, di solito, lo facciamo. Il principale, a mio avviso, è perché ci fa stare bene. La lettura (come la scrittura) è vita, senza dubbio. È respirarla in ogni sua sfumatura.
Dedicarci alla lettura significa entrare in mondi nuovi. E, sia che la storia sia vera sia di pura fantasia, ci fa conoscere meglio la realtà. Quest’ultimo sembrerebbe un paradosso ma non lo è. Non solo perché non c’è niente di più reale dell’esperienza di un buon libro, ma soprattutto perché ci dà criteri di osservazione, lettura, interpretazione dei fatti, che poi riportiamo alla realtà.
Leggere è viaggiare mentre siamo in tutt’altro posto. Fuori c’è il sole e voi siete al freddo in mezzo al mare in compagnia di un equipaggio intento a pescare negli oceani del Nord. Oppure siete in treno ma in realtà state inseguendo un tipo che non vi convince e le cui mosse vi stanno rivelando che è il colpevole.
Leggere è immaginare, seguire le vicende narrate con gli occhi della fantasia e ricrearne le scene, come se fossimo noi i protagonisti e gli scrittori.
Leggere è prenderci del tempo tutto per noi. La lettura è un momento solo nostro, intimo. Siamo solo noi, il libro e la sua storia. Non importa quello che accade intorno, abbiamo il nostro libro.
Leggere è esercitare dei diritti: se il libro non ci piace, è nostro diritto lasciarlo lì. E se il finale non ci piace, lo possiamo cambiare.
E voi, che siete arrivati fin qui e avete letto tutto il mio post, per quali motivi leggete? Che cosa vi dà la lettura che altre attività non possono?
© Federica e Storie in punta di righe