I DUE CILIEGI INNAMORATI: PENSIERI E DIVAGAZIONI DEL VENERDÌ
Tutti gli innamorati si parlano tra loro, con un codice personalissimo, spesso in modo misterioso e, soprattutto, sconosciuto e invisibile ai più. Ed è questo uno dei concetti alla base del racconto I Due ciliegi innamorati. Una romantica e dolce storia zen¹ ambientata in Giappone. E non è un caso che sia collocata proprio là dove il ciliegio² ha connotati fortemente simbolici. Il ciliegio rappresenta, infatti, la modestia, la grazia, la purezza, l’integrità morale, la lealtà, il coraggio, la pazienza. Il fiore di ciliegio (o Sakura nella lingua giapponese) è molto delicato e fragile, ma è tenace: affronta le avversità del clima e arriva sempre a sbocciare e mostrarsi nel suo splendore. Rappresenta la bellezza perfetta e la meravigliosità della vita.
Di pazienza i due ciliegi della storia ne hanno molta, così come di tenacia. Il loro è un legame non superficiale, è forte e solido e li unisce in un modo singolare e speciale, al di là delle apparenze e di ciò che gli altri vedono o persino dell’aiuto che, in buona fede, vorrebbero portare. Un aiuto che ai due ciliegi non serve, perché il loro amore ha radici lunghe e forti, tali da permettere loro un giorno di incontrarsi e toccarsi in un abbraccio che li unisce e li unirà per sempre.
Una piccola meravigliosa storia, dal significato dolce e profondo e di cui, nel mio post del venerdì, trovate qui di seguito il mio personale riadattamento.
Due Ciliegi erano nati nello stesso giardino e, pur trovandosi a una certa distanza, si erano visti, conosciuti e innamorati.
Si potevano guardare, si lanciavano messaggi con le fronde e il loro ondeggiare ma non si potevano toccare.
Li vide una Nuvola, che si rattristò per la loro situazione e, mossa a compassione, pianse di dolore. Le sue lacrime caddero e colpirono le foglie dei due Ciliegi che si agitarono, ma non fu sufficiente. I due alberi non si toccarono.
Li vide poi una Tempesta. Si sentì stringere il cuore e le sue grida di dolore per la loro condizione arrivarono ai due Ciliegi e ne agitarono i rami… ma non fu sufficiente, i due alberi ancora una volta non si toccarono.
Li vide, allora, una Montagna, che, conosciuta la loro storia, tremò di compassione e struggimento in maniera così forte da agitare i tronchi dei due alberi… ma non fu sufficiente, i Ciliegi nemmeno così poterono toccarsi.
Nuvola, Tempesta e Montagna si rattristarono grandemente: i loro tentativi di aiuto, nonostante tutto l’impegno messo, erano falliti. Non sapevano che i due innamorati avevano trovato, oltre al loro modo di comunicare, il modo di unirsi. Giorno dopo giorno, sottoterra, le radici dei due Ciliegi erano cresciute e si erano allungate fino a toccarsi e a intrecciarsi in un infinito e stretto abbraccio, che nessuno vedeva e da cui nessuno avrebbe mai potuto staccarli.
© Federica per Storie in punta di righe
¹Le storie zen sono, fondamentalmente, racconti che racchiudono una visione e aiutano e riguardano la meditazione. In questa mia rielaborazione dei Due Ciliegi innamorati ho mantenuto la struttura essenziale, arricchendola di contenuti, così come una storia breve e aneddotica permette.
²Nella cultura orientale si ritiene che i frutti di ciliegio portino fortuna agli innamorati e che le dichiarazioni d’amore fatte sotto i suoi rami riusciranno sempre e origineranno relazioni e matrimoni felici.