GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D’AUTORE

literature-3060241_960_720Oggi, 23 aprile, come ogni anno dal 1996 a questa parte, si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, con manifestazioni, fiere, festival, saloni, incontri ed eventi in ogni parte del mondo. E post sui blog ;-). Una giornata di festa che nasce per rammentare il significato e l’importanza che i libri e la lettura hanno nella nostra vita e per valorizzare il contributo fondante e fondamentale che gli scrittori danno al progresso culturale e sociale dell’umanità. Un contributo che richiede di essere riconosciuto e tutelato ad ogni livello, in particolare sul piano giuridico, attraverso specifiche norme che assicurino la protezione della proprietà intellettuale e del diritto d’autore.

Cosa significa leggere

Che cos’è la lettura? Cosa significa leggere?

Leggere è un viaggio che dura tutta la vita. Il bagaglio siamo noi stessi, continuamente trasportati e catapultati dalle pagine di un libro verso nuove destinazioni, avventurosi esploratori alla scoperta di terre incontaminate (e di noi stessi).
Leggere è pensare. Conoscere nuovi mondi, altre situazioni, altre vite, metterci nei panni degli altri, riflettere sulle storie che leggiamo ci restituisce una profondità di pensiero che, diversamente, non avremmo. Quando apriamo un libro, andiamo oltre ciò che vediamo e sentiamo quotidianamente, abbattiamo gli stretti confini della realtà quotidiana. Ci facciamo opinioni nostre sulle storie con cui ci confrontiamo, sui loro protagonisti, sulle vicende che vivono. Ci chiediamo cosa accadrà, cosa avremmo fatto noi al loro posto, perché è successo quel fatto o quel personaggio si è comportato in quel modo.
Leggere è un piacere, un modo per trascorrere ore serene, felici, divertendosi. È essere rapiti, tuffati nelle parole. È mantenere viva la nostra fantasia: ogni volta che leggiamo una storia, la vediamo, ricostruiamo e riviviamo nella mente e nel cuore con gli occhi dell’immaginazione.
Leggere è la base del sapere. Significa avere la possibilità di imparare. Senza libri non potremmo conoscere né mettere a disposizione di altri ciò che sappiamo. Grazie ai libri costruiamo il nostro futuro.
Leggere porta luce nella nostra mente e nella nostra vita. La riempie di significati, perché entrare dentro ad un libro vuol dire uscirne diversi, emozionati, più consapevoli, più ricchi, più vivi.

Le origini storiche della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

Per ritrovare le origini di questa festa dobbiamo andare agli inizi del secolo scorso in terra catalana, quando lo scrittore ed editore valenziano Vincent Clavel Andrés, trasferitosi da Valencia a Barcellona, decise di ideare e farsi promotore di una festa del libro spagnolo. La prima Giornata del libro e delle rose fu così celebrata in tutta la Spagna il 7 ottobre 1926, data fissata qualche mese prima con decreto reale da re Alfonso XIII. Nel 1930 un altro decreto reale spostava la Festa, a partire dall’anno successivo, al 23 aprile. Una scelta che univa la commemorazione di due importanti autori, lo spagnolo Miguel de Cervantes e l’inglese William Shakespeare, morti entrambi il 23 aprile 1616, con la festa del patrono di Barcellona, San Giorgio, e che ha reso la festa particolarmente bella. Prendendo spunto da una tradizione antica, già in uso nel Medioevo, che vuole che ogni uomo regali alla sua amata una rosa rossa (che ricorda quella nata dal sangue del drago ucciso dal santo), i librai catalani presero a regalare per ogni libro venduto una rosa rossa. Un’usanza che resiste ancor oggi, un gesto simbolico e affettuoso che rende omaggio al libro.
Nel 1964 la Festa del libro e della lettura varca i confini della Spagna e viene adottata da tutti i paesi di lingua spagnola e portoghese e nel 1993 dagli altri paesi dell’Unione Europea.
Ma è solo nel 1995 che la Festa diventa mondiale, quando la Conferenza Generale dell’UNESCO, su pressione dell’Unione Internazionale Editori, adotta una risoluzione che statuisce l’istituzione e il patrocinio di una Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore da celebrarsi ogni anno il 23 aprile. Giorno scelto dall’UNESCO perché, come riportato nel sito dell’organizzazione¹, «23 April is a symbolic date in world literature. It is the date on which several prominent authors, William Shakespeare, Miguel Cervantes and Inca Garcilaso de la Vega all died. This date was a natural choice for UNESCO’s General Conference (…) to pay a world-wide tribute to books and authors² on this date, encouraging everyone to access books – most beautiful invention for sharing ideas beyond the boundaries of humanity space and time as well as the most powerful forces of poverty eradication and peace building». Il 23 Aprile una data simbolica, dunque, che rende omaggio ai libri e ai loro autori e che vuole incoraggiare alla lettura, perché è grazie ai libri che le idee vengono condivise, si superano i confini del tempo e dello spazio, si costruiscono vie forti e potenti per sradicare, attraverso l’istruzione, la cultura e la conoscenza dell’altro, la povertà e contribuire a un mondo di pace.
Senza mai dimenticare che la lettura è – anche – un piacere, un momento di svago. Possiamo leggere anche come attività fine a se stessa, per il solo piacere di entrare in mondi sconosciuti, in vite ed epoche lontane dalla nostra, per staccare dalla routine.

Il 23 aprile ci ricorda, infine, che ogni libro esiste grazie al lavoro, duro e impegnativo, di autori e scrittori, che va riconosciuto e tutelato.

La capitale mondiale del libro: gli sviluppi della giornata mondiale del libro

Un aspetto poco noto, quando si parla della giornata mondiale del libro, è che essa è collegata ad un’altra iniziativa: la nomina, ogni anno, di una capitale mondiale del libro.
Vista l’esperienza positiva e il successo della Giornata mondiale del libro, nel 2001 la trentunesima sessione della Conferenza Generale dell’UNESCO, tenutasi a Parigi, decise di accettare la proposta di una dozzina di Paesi, adottando una risoluzione con cui stabiliva di assegnare annualmente il titolo di “Capitale mondiale del libro” ad una città che, sulla base di determinati criteri, si distinguesse per la volontà di promuovere i libri e la lettura e per il sostegno al mondo editoriale.
Per i primi 3 anni, l’UNESCO decise le città insieme a tre organizzazioni internazionali che rappresentano i tre principali settori dell’industria del libro, editori, biblioteche e librai, ovvero l’International Publisher Association (IPA), l’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) e l’International Booksellers Federation (IBF). Dal 2004, l’Unesco emana apposito bando e sceglie la capitale tra le città che, presentata la loro candidatura, hanno il programma di attività più ricco e più adatto a promuovere i libri e la lettura.

La Capitale mondiale del libro per il 2018 è Atene.

Che altro mi resta da dirvi? Buona festa e… leggete, leggete, leggete!!

©Federica per Storie in punta di righe

Note


¹https://en.unesco.org/commemorations/worldbookday

²Il 23 Aprile data importante perché si celebrano i compleanni del francese Maurice Druon (1918-2009), del russo Vladimir Nabokov (1899-1977), del colombiano Manuel Mejía Vallejo (1923-1998) e del premio nobel islandese Halldór Laxness (1902-1998). In tale data si ricorda anche la morte del catalano Josep Pla (1897-1981).

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