MOIRA ORFEI: LA SUA VITA IN UNA BIOGRAFIA PERSONALIZZATA
La notizia
Poco meno di due mesi fa, il 15 novembre 2015, è scomparsa a quasi 84 anni Moira Orfei, la nota artista del circo. Di lei si è detto e scritto molto dopo la sua morte, ricordando la sua vita e ripercorrendone la carriera. Di tutto quel che ho letto e sentito, mi è rimasto impresso un articolo, pubblicato da un noto settimanale. Il servizio raccontava della decisione di Moira Orfei di scrivere un libro in cui raccogliere le sue memorie, con l’aiuto di tre suoi amici giornalisti. Ad un certo punto della sua vita sentì il bisogno di recuperare dal suo passato i ricordi più significativi e rappresentativi, dando loro la forma definita e tangibile di un libro che li conservasse nelle sue tante pagine. Stampò solo tre copie della sua biografia personalizzata: due le regalò e una la tenne per sé.
È bello pensare a questa grande artista, nata e vissuta nel mondo circense, sempre in viaggio, che, a un certo momento, avverte l’esigenza, prova il desiderio di ricapitolare la propria vita e condensarla, per parole e immagini, in un libro. E una di quelle copie la porta con sé, sempre, come se fosse un punto fermo nel suo itinerare.
La magia del circo e le sue storie nascoste
Quando andiamo al circo e assistiamo allo spettacolo proposto, ci vengono regalati divertimento, allegria, spensieratezza, distensione. Ci meravigliamo per i numeri degli acrobati e dei giocolieri, dai quali non riusciamo a staccare gli occhi. Ridiamo di cuore alle invenzioni dei clown. Vediamo, possiamo dire, il lato pubblico della loro vita, anche se, certo, ne immaginiamo le fatiche quotidiane per rendere sempre più perfetti e armoniosi i loro esercizi.
Dietro alle loro esibizioni ci sono, in realtà, delle persone con la loro storia, che non conosceremo mai. Passano nelle nostre città e lasciano tracce di sé nella felicità che ci procurano con i loro spettacoli, cui ripensiamo talora quando rivediamo i loro manifesti affissi sui muri, che rimangono finché non saranno coperti da altri cartelloni. Ma loro sono già stati da altre parti, in posti nuovi, a ripetere il loro spettacolo, impegnati a ricreare un’atmosfera divertente e festosa in piazze diverse.
Da personal writer, mi fa piacere che alcune di queste persone decidano di fare di ciò che hanno vissuto un tesoro da conservare e donare, di raccoglierlo prima che vada perduto. È un modo per apprezzare il senso di una vita così difficile ed impegnativa. Sono piccoli, preziosi forzieri che non andranno mai smarriti.
© Federica Rizzi, Tutti i diritti riservati